Roma Celeste
10 itinerari per scoprire una Roma che non conosci.
Per iniziare un viaggio spirituale, attraverso la storia, la città e dentro di te
Saliamo al Campidoglio
Fori e Colosseo, l'archeologia divina
San Giovanni in Laterano

Prima di iniziare
Roma celeste, la nuova Gerusalemme
Ah Roma! Affascinante e misteriosa, sacra per nascita e santa per vocazione. Ti rispecchi nel cielo come nessun’altra città, o meglio ancora, sei specchio terreno della Gerusalemme celeste.i…
Itinerari
In queste pagine trovi alcuni spunti per riscoprire Roma illuminata da una luce nuova. Scegli il luogo che preferisci e prenditi il tempo per leggere a approfondire i tanti temi legati alla sua storia.
Se puoi, vai (o torna) a visitarlo con curiosità, fede e la consapevolezza di entrare nella storia e nella dimensione cristiana che gli appartiene. Potrebbe essere un’occasione per intraprendere un viaggio spirituale attraverso la città e dentro di te.

1° Itinerario
Saliamo al Campidoglio
1. Premessa: al Campidoglio
Tra i sette Colli di Roma è quello che raccoglie i fatti storici più importanti. Visitare i suoi luoghi-simbolo dà il necessario risalto agli eventi che contribuirono alla nascita di Roma Celeste
2. Da Troia a Roma, la staffetta celeste
Così nasce un mito. Nel 1200 a.C. dalle sponde turche venne spazzata via la città omerica e quattro secoli dopo nella penisola italica comparve la primitiva Urbe. Storia di una eredità stellare
3. Profezie sul Colle
Qui il cristianesimo apparve a Roma per la prima volta. Ottaviano vide la Madonna con il Bambino e in seguito è sorta la basilica di Santa Maria in Aracoeli. Quando lui regnava Cristo nasceva
4. E Costantino “uccise” gli dèi
Le divinità cominciarono a morire nell’ottobre 312 d.C. Costantino non volle ringraziare i numi per la vittoria ottenuta a Ponte Milvio contro Massenzio. E offrì la sua fedeltà a Gesù che l’aveva ispirato
5. Conclusioni
Grandezza, universalità e trascendenza della Roma imperiale hanno raggiunto la loro piena espressione con l’avvento del cristianesimo. Ma si vedono anche i primi segni dell’Apocalisse

2° Itinerario
Archeologia divina
1. Premessa: “Roma è il Colosseo”
Nell’VIII secolo san Beda si esprimeva così quando parlava del famoso monumento: bello e terribile. Un tempo simbolo della barbarie umana oggi rappresenta la devozione al Signore
2. L’Arco di Dio
Nel 70 d.C. Tito distrusse il Tempio di Gerusalemme e fece incidere nel marmo il tesoro depredato. Tra i pezzi l’Arca dell’alleanza e la Menorah, si fantasticava in Vaticano o in fondo al Tevere
3. Il Colosso di fede
Da arena di massacri a imponente spazio dedicato al sacro. Quando e come avvenne il cambiamento. Fu l’appello di un monaco ai gladiatori a trasformare l’anima dell’anfiteatro
4. Al Foro la prima icona mariana
È la Madonna con Bambino nella chiesa di Santa Maria Antiqua del VI secolo. La sua esposizione in quel sito era come la presa del forte: via la bandiera degli dèi, su quella del cristianesimo
5. I tredici giganti di luce
I fusti sono un raggio di luce pietrificato. Per la religione è il divino che illumina l’uomo sulla terra. E Roma abbaglia. Il più antico è davanti a San Giovanni in Laterano poi viene quello al Vaticano
6. Conclusioni
Dalla esportazione del Diritto in tutto il mondo al crollo dell’Impero. Sviluppo e caduta del regno sorto all’ombra della lupa. Dietro le quinte l’influenza “nera” di demoni e culti infernali di quel tempo

3° Itinerario
Il Cupolone del Cielo
1. Premessa: Nuova Gerusalemme
Le cattedrali sono espressioni viventi della fede. Ma sono diventate musei. “Venite saliamo al monte del Signore e adoriamo nel suo santo tempio”: questo è il senso profondo della visita
2. Conciliazione dei due mondi
I significati della strada: costruita per ricordare i Patti lateranensi tra Stato e Vaticano e lingua d’asfalto inaugurata nel 1937 per collegare sacro e profano, Piazza San Pietro con il Lungotevere
3. L’obelisco spaventadiavoli
Si trova al centro dello slargo davanti alla basilica vaticana. Sul basamento è scolpito l’esorcismo pronunciato da sant’Antonio da Padova a una donna vessata dal demonio, in sogno
4. Miracolo in Piazza San Pietro
Su un sampietrino la lapide in memoria dell’attentato a san Giovanni Paolo II avvenuto il 13 maggio 1981. A sparare il terrorista Agca. Una pallottola nella corona della Madonna di Fatima
5. Nel colonnato l’abbraccio di Gesù
In 284 fusti e 88 pilastri marmorei il gesto di accoglienza rivolto anche a eretici e infedeli per unirli alla Chiesa. Viaggio nelle metafore della prodigiosa architettura: dalla forma al concetto
6. Pietro e le chiavi del perdono
Una volta l’intera superficie era il circo dell’imperatore Caligola. La statua dell’apostolo con i doni del Signore fanno di Roma Celeste l’emblema per eccellenza della misericordia universale
7. Il primo Giubileo: apriti Cielo!
Bonifacio VIII lo indisse dal Laterano ma volle dargli un’aura di solennità annunciandolo pure dal Vaticano. All’evento anche Dante. Pio XII: la colpa del mondo? Aver perso il senso del peccato
8. Credo dunque sono
Il monumento si trova sopra alla tomba di Pietro e sotto alla scritta con le parole del Maestro all’apostolo: “Su di te costruirò la mia Chiesa”. Allineamento perfetto, corridoio invisibile tra Cielo e terra
9. Il Baldacchino dell’anima
L’opera racconta il prodigio dell’ostia consacrata. Mostra il travaglio della Chiesa madre e il credente venuto al mondo. Tra api e lucertole l’omaggio del Bernini alla Madonna: un rosario
10. L’Universo in Cattedra
Si direbbe solo una seduta con due braccioli e quattro gambe di legno vecchio (in uso già nel 366). Invece è uno dei più celebrati simboli dell’autorità “celeste” nel paradiso vaticano
11. La Navicella di Giotto
Dal mosaico il messaggio forte e chiaro ai marinai sulla barca dell’esistenza: nella vita ci saranno sempre mare grosso e tempeste ma con l’aiuto di Dio si potranno affrontare senza paura
12. Conclusioni
Sei stato nel “Sancta sanctorum” della Nuova Gerusalemme. È l’ultima via che unisce due mondi: il Vaticano e Roma, “Urbi et orbi”. Oggi è il giorno del tuo giubileo, la tua purificazione

4° Itinerario
Le "armi segrete" di San Paolo
1. Premessa: lasciamoci conquistare
Paolo percorre tre volte il bacino del Mediterraneo e prepara il suo arrivo a Roma con la monumentale Lettera ai Romani. Predica il Vangelo in Spagna e finisce tradito da falsi fratelli
2. Saulo e l’evangelista
A partire dal 60 d.C. i due vip della storia girarono per le strade di Roma. Il predicatore fu processato e ucciso dall’Impero. L’evangelista finì i suoi giorni in Grecia. È patrono dei pittori
3. Il monito di Paolo
Le passioni? Vanno dominate o non ci sarà salvezza. La conoscenza? Va cercata e si troverà. La fede? Ispira la volontà. Le tre regole dell’apostolo per arrivare all’illuminazione cristiana
4. La “casa” dei santi
Si dice che la statua del Santissimo si voltò per guardare santa Brigida pregare. E il padre dei Gesuiti incardinò qui la sua vocazione. Ecco perché la basilica è adorata da papi e venerabili
5. Il diavolo e l’acquasanta
In un’acquasantiera scolpita la lotta perenne del Bene contro il Male. Dal catechismo le mosse per dotare il fedele dell'”arma letale”. È il sacramento del Battesimo: l’innocenza batte il Maligno
6. I papi e la catena d’amore
Una serie di eleganti medaglioni musivi percorre tutta la basilica di S. Paolo a mo’ di catena aurea che la tiene la struttura ben legata e stabile. La secolare spina dorsale della Chiesa cattolica
7. Citazioni e aforismi dell’apostolo
Un’utile lista che ogni tanto fa bene rileggere
8. Conclusioni
La statua di san Paolo dà il benvenuto e insegna che nella vita cristiana non esiste la retromarcia. Bisogna andare fino in fondo guidati dallo Spirito che è più tagliente di una spada a doppio filo

5° Itinerario
In principio fu San Giovanni in Laterano
1. Premessa: la Chiesa è universale
Lasciati catturare dall’immagine del Salvatore e incidila bene perché la ritroverai nella basilica. La conclusione della visita a Santo Stefano Rotondo: è lì che si prova il brivido spirituale
2. Il terremoto degli altari
Troppi scandali nella Chiesa. È un sisma che sta scuotendo gli altari e fa rischiare nuovi crolli di credibilità. Nel XIII secolo la sostenne san Francesco. Oggi il miracolo lo fa una donna: Madre Trinidad
3. Le tre meraviglie
Sono nel Pontificio santuario accanto al Laterano. I 28 gradini della Scala santa quelli che Cristo salì per presentarsi da Ponzio Pilato. Nel “Sancta sanctorum” il volto di Gesù dipinto da un angelo
4. La rivoluzione dei segni
I simboli che un tempo rappresentavano l’Impero romano in seguito divennero della Chiesa cattolica. Come l’Ombrellone con i gheroni gialli e rossi: colori della Capitale e di Roma Celeste
5. Il testamento dei testamenti
Al Triclinio di Leone III i simboli di Cielo e terra. Con una morale in sé: privo di coscienza cristiana il potere temporale non sopravvive agli eventi e l’uomo non può aspirare alla vita eterna
6. L’ex voto dell’imperatore
San Giovanni in Laterano sarebbe stato l’ex voto offerto da Costantino a Gesù Cristo: riconoscenza. La sua statua trasferita dalle Terme del Quirinale al portico della basilica
7. I guardiani della soglia
Vegliano le porte in marmo chiuse alle loro spalle. Ma com’è possibile aprirle? Sembra un rebus. La soluzione è nella simbologia dell’architettura e nel cuore della fede: basta crederci
8. La Chiesa in lutto
Le visioni di Madre Trinidad: “È disprezzata, dilaniata, oltraggiata”. Sembrano ombre sulla croce. Poi le parole di speranza della Mistica: però il Signore mi ha detto di aiutarla. Ed è nata L’Opera
9. Immersi e salvati
Alle spalle della basilica del Laterano si trova San Giovanni in Fonte. È il primo battistero della cristianità voluto da Costantino. Dentro e fuori la struttura conta otto lati simbolo della Resurrezione
10. Il primo ritratto di Cristo
È raffigurato nel mosaico nell’abside. Quasi un poster dell’antichità. Ma chi aveva visto Gesù così bene da ritrarlo? Sembra un giallo storico. Primo indizio alla famosa battaglia di Ponte Milvio
11. Conclusioni
Da Costantino a Carlo Magno e a seguire: sulle tracce del potere temporale della Chiesa sorto per garantire la sua autonomia spirituale. Fino alla crisi di oggi e alla Chiesa dolente

6° Itinerario
Santa Croce in Gerusalemme
1. Premessa: echi di Vangelo
Tutta la basilica di Santa Croce in Gerusalemme è un inno. Le reliquie della crocifissione prima erano Cappella di Sant’Elena ora nel sito delle Reliquie all’interno dell’antica sagrestia
2. La detective di Dio
All’età di 80 anni è tornata in Terrasanta per cercare le prove della crocifissione. E le ha trovate portandole a casa sua. Lei è Elena, madre dell’imperatore Costantino fatta poi santa
3. Dal dolore all’eternità
Calvario e salvezza sembrano concetti agli antipodi ma non nella basilica. Come? Lo ha spiegato Paolo VI: “L’opera salvatrice non è solo la morte di Cristo ma anche Resurrezione e Ascensione”
4. Conclusioni
Da quando sulla terra c’è il peccato non esiste altra soluzione che la croce. Non è che stavamo bene e adesso invece tocca soffrire. È che stiamo male e solo la croce ci può salvare

7° Itinerario
La città di Maria
1. Premessa: il Cielo con un dito
Santa Maggiore costruita per celebrare il dogma della maternità divina di Maria. È la basilica che celebra il mistero dell’incarnazione e nascita di Cristo. Ed è il punto più alto di Roma
2. La Betlemme di Roma
Se si osserva bene la chiesa simboleggia l’amore di una madre. Il primo gesto protettivo è nella facciata della basilica. Le colonne avvolgono il Nazareno nel mosaico sulla parete della loggia
3. L’anello del Re
C’è un segno nella chiesa di Santa Maria Maggiore, sull’arco trionfale. È un disco d’oro con al centro un trono senza sovrano: l’etìmasia, attesa di Cristo nel giorno del Giudizio
4. Le vie stellari
La basilica mariana è punto di riferimento della piantina “astrale” della città. Da lei si propagano le strade (i raggi luminosi) che vanno a toccare i luoghi-simbolo della Nuova Gerusalemme
4. Il pozzo delle anime
Si apre sul pavimento della chiesa di Santa Prassade (IV secolo). La tradizione dice che lì fu conservato il sangue di duemila cristiani ammazzati. E c’è anche la colonna dove Gesù fu torturato
5. Conclusioni
È come Fatima e Lourdes: le persone che sono state in visita nei santuari sono cambiate radicalmente. Lo stesso succede a Santa Maria Maggiore: “vedere” la Madonna è trasformante

8° Itinerario
Quei segni dall'infinito
1. Premessa: dove tutto è perfetto
Roma è una città essenzialmente mariana. Lo dimostrano le chiese, i santuari, le edicole e l’amore del popolo romano per la Madre di Dio. E anche i simboli che traducono le forme delle sculture
2. Santo Pantheon
È il primo tempio pagano a essere diventato chiesa affidata a Maria e ai martiri. È sempre stato un corridoio celeste dal quale chiedere il favore del Cielo. Il foro sulla cupola? Il sole divino
3. La fontana del Signore
Otto sorgenti monumentali, una novantina tra fontane artistiche e fontanelle e 2.500 “nasoni”. Praticamente Roma è una sinfonia che gorgoglia senza sosta. E l’acqua che sgorga è una benedizione
4. Quei segni a Piazza di Spagna
Nelle tre gradinate a farfalla di Trinità dei Monti il simbolo di Padre, Figlio e Spirito Santo. La colonna in Piazza Mignanelli dedicata a Maria concepita senza peccato: l’Immacolata Concezione
5. Conclusioni
I templi dedicati agli dèi pagani diventano obsoleti dal momento in cui il cristianesimo viene riconosciuto religione di Stato. L’eredità dell’Impero romano? È stata raccolta dagli Stati Uniti d’America

9° Itinerario
La Roma del Giudizio Universale
1. Roma sposa dell’Agnello
Qui si trovano i luoghi-emblema della vita di Cristo. Rappresentano nascita, battesimo, passione e resurrezione. Ma c’è anche il monumento che racconta l’ultima tappa dell’umanità
2. Le mura dell’Apocalisse
La chiesa di Santo Stefano Rotondo è costruita secondo le prescrizioni della Rivelazione. È la fine dei tempi. E poi l’avviso al credente: il momento per ravvedersi non sarà poi ma adesso
3. Il mosaico dell’iperspazio
È nell’abside della basilica di Santa Pudenziana al rione Monti. Nelle pietre ci sono passato, presente e futuro. È l’episodio finale dell’esistenza. Quando Cristo giudicherà secondo la legge divina
4. Cristo e l’araba fenice
Nel mosaico della basilica dei Santi Cosma e Damiano: Gesù imperatore, l’incitamento ai soldati della fede, la vittoria del Nazareno, il nuovo giorno trionfale nel diverso colore delle nubi
5. Il primo turista spirituale
Il suo nome è Abercio. Vescovo (poi santo) nella Turchia del II secolo d.C. Ha dettato il testo inciso sul ceppo di marmo, prima iscrizione cattolica al Museo Pio cristiano della Capitale
6. Conclusioni
Roma eterna è la Nuova Gerusalemme. Si capisce se interpretata alla luce dell’Apocalisse. Rappresenta la lotta tra il Bene e il Male. Guerra che passa attraverso il cuore di ogni credente

10° Itinerario
Roma Ebrea
1. Introduzione: gli Ebrei romani
L’interpretazione della storia alla luce delle Scritture è perfettamente valida anche per i cristiani. È a Roma che può avvenire più facilmente l’abbraccio fraterno tra i due popoli
2. La Sinagoga più antica d’Europa
Si trova a Ostia. Risale alla metà del I secolo d.C. Addirittura prima della distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70. C’è pure la stanza di servizio con il forno per la preparazione del pane azzimo
3. “Scoletta” la spagnola
Faceva parte delle cinque sinagoghe sefardite abbattute nel 1908 nel ghetto di Roma. Pochi anni dopo fu ricostruita. Ancora oggi il tempio resta uno dei luoghi sacri più frequentati
4. La comunità ebraica moderna
Nacque il 12 dicembre 1524. Gli ebrei espulsi dalla cattolicissima penisola iberica e dai territori soggetti alla corona spagnola potevano vivere tranquillamente all’interno dello Stato ecclesiastico
5. E nel 1553 il rogo del Talmud
A Roma l’incendio dei testi. A provocarlo una controversia tra stampatori veneziani e cristiani sui diritti per la pubblicazione di un’opera di Maimonide. A Campo de’ Fiori la targa in memoria
6. La bolla papale “Cum nimis absurdum”, inizio del ghetto di Roma
La data del 14 luglio 1555 rappresenta un momento particolarmente significativo nella bimillenaria storia degli ebrei di Roma. Il Papa Paolo IV, Gian Pietro Carafa, emana la bolla "Cum nimis absurdum", «Poiché è oltremodo assurdo» in lingua latina, in cui si...
7. La storia delle cinque “scole” di Roma
"Le Cinque Scole della piazza più volte citata erano le sinagoghe di Roma. In ciascuna di esse si officiava il rito secondo la specifica tradizione delle componenti storiche più importanti della comunità: due sinagoghe erano per gli immigrati giunti dalla Spagna nel...
8. Il roseto e il cimitero
L’area sorta sulle spoglie del campo santo ebraico all’Aventino. Furono riesumate 7800 salme e portati via più di 300 monumenti funerari. Di quel trasloco forzato restano solo due cipressi
9. Il rabbino “amico der Papa”
Mosè Sabato Beer (1768-1835) era nato a Pesaro e nominato capo della Comunità ebraica di Roma. Frequentava i pontefici Leone XII e Gregorio XVI. Compare pure nei versi di Gioacchino Belli
10. 16 ottobre 1943: il rastrellamento
La mattina presto in via Portico d’Ottavia si radunarono i camion tedeschi. I soldati portarono via a forza 1259 persone tra uomini, donne, anziani e bambini. È passato alla storia come il Sabato nero
11. Il cerchio della storia
Il 2 dicembre 1947 gli ebrei si riunirono sotto l’Arco di Tito emblema dei tesori depredati dai Romani nel Tempio di Gerusalemme. Pochi giorni prima l’Onu aveva approvato l’istituzione dello Stato ebraico
12. Mishmarà: la Comunità prega
La sera prima della Circoncisione veniva chiesta al Creatore protezione contro gli esseri malvagi e gli influssi negativi che colpivano di notte. Ora il rito ha cambiato forma ma non l’anima
13. Il Vangelo spiegato dal rabbino
Nel Nuovo Testamento nessuna rottura con la tradizione semitica. Anche nei miracoli. L’emorroissa toccò il mantello di Cristo: per gli ebrei “nell’abito che indossi esiste Dio ai quattro angoli”
14. Lo Yom Kippur visto dai cattolici
Secondo gli ebrei, durante il rito il Sommo sacerdote pronunciava il nome di Dio riversando simbolicamente i peccati della comunità sul capro espiatorio. Per i cristiani quell’agnello è Cristo
15. La Shavuot come il Pantheon
Stessi simboli nelle feste per le due religioni. Si usano rose per rievocare la rivelazione della Torah sul Monte Sinai e si gettano petali anche per celebrare il sangue di Cristo versato per l’umanità
16. Conclusioni
A Roma le differenze tra le due fedi si riducono al minimo e i vincoli crescono a dismisura. Solo un cuore totalmente giudeo e appassionatamente cattolico è capace di gustare la Città eterna

Conclusione
Quella Roma onde Cristo è romano
di Marco Ravaioli
“Roma onde Cristo è Romano”: le parole di Beatrice a Dante nella Divina Commedia, condensando in sé profondità teologiche, suonano sconvolgenti per i cristiani. Alla Roma terrena, alla città di asfalto e case, di uffici e negozi…