L’interpretazione della storia alla luce delle Scritture è perfettamente valida anche per i cristiani. È a Roma che può avvenire più facilmente l’abbraccio fraterno tra i due popoli

L’interpretazione della storia alla luce delle Scritture è perfettamente valida anche per i cristiani. È a Roma che può avvenire più facilmente l’abbraccio fraterno tra i due popoli
Si trova a Ostia. Risale alla metà del I secolo d.C., prima della distruzione del Tempio di Gerusalemme. C’è pure la stanza di servizio con il forno per la preparazione del pane azzimo
Faceva parte delle cinque sinagoghe sefardite abbattute nel 1908 nel ghetto di Roma. Pochi anni dopo fu ricostruita. Ancora oggi il tempio resta uno dei luoghi sacri più frequentati
Risale al 12 dicembre 1524. Gli ebrei espulsi dalla cattolica penisola iberica e dai territori soggetti alla corona spagnola potevano vivere all’interno dello Stato ecclesiastico
Il disastro a Roma. A provocarlo una controversia tra stampatori veneziani e cristiani sui diritti per la pubblicazione di un’opera di Maimonide. A Campo de’ Fiori la targa in memoria
Per Paolo IV era “inopportuna e disdicevole” la coesistenza tra ebrei e cristiani. E il 14 luglio l’emanazione della bolla, anche con la lista di mestieri e contatti vietati. Fino al 1870
Erano sinagoghe: due per gli emigrati dalla Spagna, altrettante per gli ebrei che vivevano nella Capitale sin dal tempo delle grandi migrazioni e una per chi proveniva dalla Sicilia
L’area sorta sulle spoglie del campo santo ebraico all’Aventino. Furono riesumate 7800 salme e rimossi più di 300 monumenti funerari. Di quello sfratto restano solo due cipressi
Mosè Sabato Beer (1768-1835) era nato a Pesaro e capo della Comunità ebraica di Roma. Frequentava i pontefici Leone XII e Gregorio XVI. Compare pure nei versi del Belli
All’alba in via Portico d’Ottavia l’arrivo dei camion tedeschi. I soldati portarono via 1259 persone tra uomini, donne, anziani e bambini. È passato alla storia come il “sabato nero”
Il 2 dicembre 1947 gli ebrei si riunirono sotto l’Arco di Tito emblema dei tesori depredati nel Tempio di Gerusalemme. Giorni prima l’Onu aveva approvato l’istituzione dello Stato ebraico
La sera prima del rito della circoncisione veniva chiesta al Creatore protezione contro gli esseri malvagi che agiscono di notte. Ora la celebrazione è cambiata ma non lo spirito
Nel Vangelo nessuna rottura con la tradizione semitica, anche nei miracoli. L’emorroissa toccò il mantello di Cristo: per gli ebrei “nell’abito che indossi esiste Dio ai quattro angoli”
Secondo gli ebrei, il Sommo sacerdote pronunciava il nome di Dio riversando simbolicamente i peccati di tutti sul capro espiatorio. Per i cristiani quell’agnello è Cristo
Due religioni, stessi simboli. Un esempio? Si usano rose per rievocare la rivelazione della Torah sul Sinai e si gettano petali per ricordare il sangue di Cristo versato per l’umanità
Le differenze tra le due fedi si riducono sempre di più e i vincoli aumentano. Solo un cuore totalmente giudeo e appassionatamente cattolico è capace di gustare la Città eterna