Nell’VIII secolo san Beda si esprimeva così quando parlava del famoso monumento: bello e terribile. Un tempo simbolo della barbarie umana oggi rappresenta la devozione al Signore

Come il cristianesimo ha cambiato l’anima dei grandi monumenti della Roma imperiale
Nell’VIII secolo san Beda si esprimeva così quando parlava del famoso monumento: bello e terribile. Un tempo simbolo della barbarie umana oggi rappresenta la devozione al Signore
Tito distrusse il Tempio di Gerusalemme e fece incidere sul marmo il tesoro depredato, anche l’Arca dell’alleanza. La sua fine è leggenda: nascosta in Vaticano o sparita in fondo al Tevere
Da arena dove rievocare le conquiste dell’Impero a imponente spazio dedicato al sacro. Così è cambiata l’anima dell’Anfiteatro Flavio. Tutta opera di un monaco coraggioso
È la Madonna con Bambino nella chiesa di Santa Maria Antiqua. La sua esposizione in quel sito fu come la presa del forte: via la bandiera degli dèi, in alto quella del cristianesimo
I fusti sono un raggio luminoso pietrificato. Per la religione è il divino che illumina l’uomo. E Roma abbaglia. Il più antico si trova davanti al Laterano, poi c’è quello al Vaticano
Dalla esportazione del Diritto in tutto il mondo al crollo dell’Impero. Sviluppo e caduta del regno sorto all’ombra della Lupa. Dietro le quinte l’influenza di demoni e culti infernali