La Trinità, ecco il significato delle tre gradinate a farfalla di Trinità dei Monti. La colonna in piazza Mignanelli dedicata a Maria concepita senza peccato perché madre di Cristo

Chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo?
Salmo 24,3

Tutta l’area di piazza di Spagna è un inno alla Vergine. Roma è città mariana per eccellenza ed esiste una topografia che scandisce la vita di Nostra Signora in questo e nell’altro mondo.

Il primo sito “celeste” è la colonna dell’Immacolata concezione in piazza Mignanelli, accanto a Trinità dei Monti. Simboleggia il concepimento di Maria senza peccato. Sul finire del 1400, Sisto IV introdusse la festa liturgica dell’Immacolata concezione e, nel 1854, Pio IX ne proclamò il dogma. Con le due decisioni papali si metteva nero su bianco che la Madonna è l’unico essere umano venuto al mondo senza peccato originale, fatta da Dio pura e su misura per generare Gesù.

Il fusto di marmo con in cima la statua dell’Assunta fu posizionato sullo slargo dove, dal 1647, si affaccia l’Ambasciata spagnola presso la Santa Sede (nazione che ha dato il nome all’intera area). A pochi metri di distanza c’è piazza di Spagna. È la rappresentazione della Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo – scolpita nelle tre scalinate (136 gradini) ad ali di farfalla, inaugurata da Benedetto XIII per il Giubileo del 1725.

In precedenza, tutta la zona si chiamava piazza di Francia. Trinità dei Monti (consacrata nel 1585) è una delle cinque chiese francofone a Roma e molte delle pietre servite per costruirla provengono proprio dalle cave d’Oltralpe. Accanto ci sono i conventi del Sacro Cuore e della Fraternità Monastica di Gerusalemme, con eccezionali dipinti firmati da due Padri Minimi. Si tratta di anamorfosi: vista di fronte la figura disegnata appare distorta. Però, se l’osservatore cambia punto di vista allora l’immagine rivela chiaramente prospettiva e contenuto.

La terza fermata lungo il percorso “celeste” è la Madre di Gesù a Santa Maria Maggiore. Non se ne accenna qui per parlare della basilica, ma per ricordare che tra il 1585 e il 1586 Sisto V aprì la via (strada Felice, dal suo nome) che da piazza di Spagna si collega alla chiesa dell’Esquilino, lambisce il Laterano (prima cattedrale) e termina a Santa Croce in Gerusalemme (Passione di Cristo). Perciò, in linea d’aria Trinità dei Monti è di fronte all’ultima tappa del viaggio spirituale: piazza San Pietro, il Vaticano, la Confessione di Pietro.