Itinerari
In queste pagine trovi alcuni spunti per riscoprire Roma illuminata da una luce nuova. Scegli il luogo che preferisci e prenditi il tempo per leggere a approfondire i tanti temi legati alla sua storia.
Se puoi, vai (o torna) a visitarlo con curiosità, fede e la consapevolezza di entrare nella storia e nella dimensione cristiana che gli appartiene. Potrebbe essere un’occasione per intraprendere un viaggio spirituale attraverso la città e dentro di te.

1° Itinerario
Saliamo al Campidoglio
1. Dove tutto è iniziato
Tra i sette Colli di Roma quello Capitolino ospita i primi momenti della genesi di Roma Celeste. La grande storia cominciò con una visione: l’annuncio del cristianesimo
2. Troia-Roma, staffetta celeste
Nel 1200 a.C. dalle sponde dell’Asia Minore venne spazzata via la città omerica e poco dopo nella penisola italica comparve la primitiva Urbe. Fu così che nacque l’erede del mito
3. Profezie sul Colle
Fu qui che Ottaviano vide chi avrebbe sconvolto il suo impero: gli apparve la Madonna con il Bambino. Quando lui regnava Cristo nasceva. Oggi in quel punto c’è la basilica dell’Aracoeli
4. E Costantino “uccise” gli dèi
Le divinità cominciarono a morire nell’ottobre 312 d.C. Costantino non volle ringraziare i numi per la vittoria ottenuta a Ponte Milvio. E offrì la sua fedeltà a Gesù che l’aveva ispirato
5. Conclusioni
Grandezza, universalità e trascendenza della Roma imperiale hanno raggiunto la loro piena espressione con l’avvento del cristianesimo. Ma si vedono anche i primi segni dell’Apocalisse

2° Itinerario
Archeologia divina
1. “Roma è il Colosseo”
Nell’VIII secolo san Beda si esprimeva così quando parlava del famoso monumento: bello e terribile. Un tempo simbolo della barbarie umana oggi rappresenta la devozione al Signore
2. L’Arco di Dio
Tito distrusse il Tempio di Gerusalemme e fece incidere sul marmo il tesoro depredato, anche l’Arca dell’alleanza. La sua fine è leggenda: nascosta in Vaticano o sparita in fondo al Tevere
3. Il Colosso di fede
Da arena dove rievocare le conquiste dell’Impero a imponente spazio dedicato al sacro. Così è cambiata l’anima dell’Anfiteatro Flavio. Tutta opera di un monaco coraggioso
4. Al Foro la prima icona mariana
È la Madonna con Bambino nella chiesa di Santa Maria Antiqua. La sua esposizione in quel sito fu come la presa del forte: via la bandiera degli dèi, in alto quella del cristianesimo
5. I tredici giganti di luce
I fusti sono un raggio luminoso pietrificato. Per la religione è il divino che illumina l’uomo. E Roma abbaglia. Il più antico si trova davanti al Laterano, poi c’è quello al Vaticano
6. Conclusioni
Dalla esportazione del Diritto in tutto il mondo al crollo dell’Impero. Sviluppo e caduta del regno sorto all’ombra della Lupa. Dietro le quinte l’influenza di demoni e culti infernali

3° Itinerario
Il Cupolone del Cielo
1. La Nuova Gerusalemme
Le cattedrali sono espressioni viventi della fede. Ma sono diventate musei. “Venite saliamo al monte del Signore e adoriamo nel suo santo tempio”: questo è il senso profondo della visita
2. Conciliazione dei due mondi
La strada inaugurata nel 1937 per ricordare i Patti Lateranensi tra Stato e Vaticano. Ma c’è anche un senso spirituale: collegare sacro e profano, Piazza San Pietro con il Lungotevere
3. L’obelisco spaventadiavoli
Si trova al centro dello slargo davanti alla basilica. Sul basamento è scolpito l’esorcismo pronunciato da sant’Antonio da Padova a una donna vessata dal demonio
4. Miracolo in Piazza San Pietro
Un sampietrino ricorda l’attentato del 13 maggio 1981 a san Giovanni Paolo II. A sparare il terrorista turco Alì Agca. Una pallottola nella corona della Madonna di Fatima
5. Nel colonnato l’abbraccio di Gesù
Quei 284 fusti fatti per un unico scopo: accogliere nel cuore della cristianità i pellegrini provenienti da tutto il mondo, “anche gli infedeli”. Dall’alto il saluto di 162 illustri della Chiesa
6. Pietro e le chiavi del perdono
Una volta l’intera superficie era il circo dell’imperatore Caligola. La statua dell’Apostolo con i doni del Signore rendono Roma Celeste emblema della misericordia universale
7. Il primo Giubileo: apriti Cielo!
Bonifacio VIII lo indisse dal Laterano e lo rese solenne annunciandolo dal Vaticano. All’evento anche il sommo poeta Dante. Pio XII: la colpa del mondo? Aver perso il senso del peccato
8. Credo dunque sono
Il monumento sopra alla Tomba di Pietro e sotto la scritta con le parole di Gesù a Pietro: “Su di te costruirò la mia Chiesa”. Un allineamento perfetto, corridoio invisibile tra Cielo e terra
9. Il Baldacchino dell’anima
L’opera racconta il prodigio dell’Ostia consacrata. Mostra il travaglio della Chiesa madre e il credente venuto al mondo. Tra api e lucertole l’omaggio del Bernini alla Madonna: un rosario
10. L’universo in Cattedra
Si direbbe solo una seduta con due braccioli e quattro gambe di legno vecchio (in uso già nel 366). Invece è uno dei più celebrati simboli dell’autorità “celeste” nel paradiso vaticano
11. La Navicella di Giotto
Dal mosaico il messaggio forte e chiaro ai marinai sulla barca dell’esistenza: nella vita ci saranno sempre tempeste ma con l’aiuto di Dio si potranno affrontare senza paura
12. Conclusioni
Sei stato nel “Sancta sanctorum” della Nuova Gerusalemme. È l’ultima via che unisce due mondi: il Vaticano e Roma, “Urbi et orbi”. Oggi è il giorno del tuo giubileo, la tua purificazione

4° Itinerario
Le "armi segrete" di San Paolo
1. Lasciamoci conquistare
Paolo percorre tre volte il Mediterraneo e prepara il suo arrivo a Roma con la Lettera ai Romani. Predica il Vangelo in Spagna e finisce tradito da falsi fratelli
2. Saulo e l’evangelista
A partire dal 60 d.C. i due vip della storia girarono per le strade di Roma. Il predicatore fu processato e ucciso dall’Impero. L’evangelista finì i suoi giorni in Grecia. È patrono dei pittori
3. Il monito di Paolo
Le passioni? Vanno dominate o non ci sarà salvezza. La conoscenza? Va cercata e si troverà. La fede? Ispira la volontà. Le tre regole dell’Apostolo per arrivare all’illuminazione cristiana
4. La “casa” dei santi
Si dice che la statua del Santissimo si voltò per guardare santa Brigida pregare. E il padre dei gesuiti incardinò qui la sua vocazione. Ecco perché la basilica è adorata da papi e venerabili
5. Il diavolo e l’acquasanta
Nella vasca scolpita la perenne lotta tra Bene e Male. Dal catechismo della Chiesa l'”arma letale” per proteggere il fedele. È il sacramento del Battesimo: l’innocenza batte il maligno
6. I papi e la catena d’amore
Una serie di medaglioni musivi percorre tutta la basilica a mo’ di catena aurea che la tiene la struttura ben legata e stabile. La secolare spina dorsale della Chiesa cattolica
7. Citazioni e aforismi dell’apostolo
Un’utile lista che ogni tanto fa bene rileggere
8. Conclusioni
La statua di san Paolo insegna che nella vita cristiana non si fa retromarcia. Bisogna andare fino in fondo guidati dallo Spirito che è più tagliente di una spada a doppio filo

5° Itinerario
In principio fu San Giovanni in Laterano
1. La Chiesa è universale
Lasciati catturare dall’immagine del Salvatore, imprimila bene perché la ritroverai nella basilica. La conclusione della visita è a Santo Stefano Rotondo: lì si prova il brivido spirituale
2. Il terremoto degli altari
Troppi scandali nella Chiesa. È un sisma che scuote gli altari e fa rischiare crolli di credibilità. Nel XIII secolo Francesco salvò l’edificio. Oggi a farlo è una donna: Madre Trinidad
3. Le tre meraviglie
Sono nel Pontificio santuario al Laterano. La Scala santa è quella che Cristo salì per presentarsi a Ponzio Pilato. Nel “Sancta sanctorum” il volto di Gesù dipinto da un angelo
4. La rivoluzione dei segni
I simboli che un tempo erano dell’Impero in seguito hanno rappresentato la Chiesa. Come l’Ombrellone con i gheroni gialli e rossi: oggi colori della Capitale e di Roma Celeste
5. Il testamento dei testamenti
Al Triclinio di Leone III i simboli di Cielo e terra. Con una morale: privo di coscienza cristiana il potere temporale non sopravvive agli eventi e l’uomo non può aspirare alla vita eterna
6. L’ex voto dell’imperatore
San Giovanni in Laterano sarebbe stato l’ex voto offerto da Costantino a Gesù Cristo: riconoscenza. La sua statua trasferita dalle Terme del Quirinale al portico della basilica
7. I guardiani della soglia
Vegliano le porte in marmo chiuse alle loro spalle. Ma com’è possibile aprirle? Sembra un rebus. La soluzione è nella simbologia dell’architettura e nel cuore della fede: credere
8. La Chiesa in lutto
Il dolore di Madre Trinidad: “È disprezzata, dilaniata, oltraggiata”. Ombre sulla croce. Poi le parole di speranza: “Il Signore mi ha chiesto di aiutare il cattolicesimo”. Ed è nata L’Opera
9. Immersi e salvati
Alle spalle della basilica si trova San Giovanni in Fonte. È il primo battistero della cristianità voluto da Costantino. Dentro e fuori la struttura ha otto lati simbolo della Resurrezione
10. Il primo ritratto di Cristo
È nel mosaico dell’abside, quasi un poster dell’antichità. Chi aveva visto Gesù così bene da poterlo ritrarre? C’è un indizio: la visione di Costantino prima della battaglia di Ponte Milvio
11. Conclusioni
Da Costantino a Carlo Magno e a seguire: sulle tracce del potere temporale della Chiesa sorto per garantire la sua autonomia spirituale. Fino alla crisi di oggi e alla Chiesa dolente

6° Itinerario
Santa Croce in Gerusalemme
1. Echi di Vangelo
Tutta la basilica di Santa Croce in Gerusalemme è un inno. Le reliquie della crocifissione prima erano Cappella di Sant’Elena ora nel sito delle Reliquie all’interno dell’antica sagrestia
2. La detective di Dio
All’età di 80 anni è tornata in Terra Santa per cercare le prove della crocifissione di Gesù. E le ha trovate. Storia di Elena, madre dell’imperatore Costantino, poi fatta canonizzata
3. Dal dolore all’eternità
Calvario e salvezza sembrano opposti e la basilica li simboleggia. Come? Lo spiega Paolo VI: “L’opera salvatrice non è solo la morte di Cristo ma anche Resurrezione e Ascensione”
4. Conclusioni
Da quando sulla terra c’è il peccato non esiste altra soluzione che la croce. Non è che stavamo bene e adesso tocca soffrire. È che stiamo male e solo la croce ci può salvare

7° Itinerario
La città di Maria
1. Il Cielo con un dito
Santa Maggiore costruita per celebrare il dogma della maternità divina di Maria. È la basilica che esalta il mistero dell’incarnazione e nascita di Cristo. Ed è il punto più alto di Roma
2. La Betlemme di Roma
Se si osserva bene la chiesa simboleggia l’amore di una madre. Il primo gesto protettivo è nella loggia della basilica. Le colonne avvolgono il Nazareno nel mosaico sulla parete
3. L’anello del Re
C’è un segno nella chiesa di Santa Maria Maggiore, sull’arco trionfale. È un disco d’oro con al centro un trono senza sovrano: l’etimasia, attesa di Cristo nel giorno del Giudizio
4. Le vie stellari
La basilica è punto di riferimento della piantina “astrale” della città. Da qui si propagano le strade (i raggi luminosi) che vanno a toccare i luoghi-simbolo della Nuova Gerusalemme
4. Il pozzo delle anime
Si apre sul pavimento di Santa Prassede. La tradizione dice che qui fu conservato il sangue di duemila cristiani ammazzati. E c’è anche la colonna dove Gesù fu torturato
5. Conclusioni
È come Fatima e Lourdes: chi è stato in visita nei santuari è cambiato radicalmente. Lo stesso succede a Santa Maria Maggiore: “vedere” la Madonna è trasformante

8° Itinerario
Quei segni dall'infinito
1. Dove tutto è perfetto
Roma è una città mariana. Lo dimostrano le chiese, i santuari, le edicole e l’amore del popolo romano per la Madre di Dio. E anche i simboli che traducono le forme delle sculture
2. Santo Pantheon
È il primo tempio pagano a essere diventato chiesa affidata a Maria e ai martiri. È sempre stato un corridoio celeste per chiedere il favore del Cielo. Il foro sulla cupola? Il Sole divino
3. La Fontana del Signore
Otto sorgenti monumentali, una novantina tra fonti artistiche, fontanelle e “nasoni”: Roma è una sinfonia che gorgoglia senza sosta. E l’acqua che sgorga è una benedizione
4. Quei segni a Piazza di Spagna
La Trinità, ecco il significato delle tre gradinate a farfalla di Trinità dei Monti. La colonna in piazza Mignanelli dedicata a Maria concepita senza peccato perché madre di Cristo
5. Conclusioni
I templi dedicati agli dèi pagani diventano obsoleti dal momento in cui il cristianesimo diviene religione di Stato. L’eredità dell’Impero romano? In molti dicono agli Usa

9° Itinerario
La Roma del Giudizio Universale
1. Roma sposa dell’Agnello
Qui si trovano i luoghi-emblema della vita di Cristo. Rappresentano nascita, battesimo, passione e resurrezione. Ma c’è anche un monito, l’ultima tappa dell’umanità
2. Le mura dell’Apocalisse
La chiesa di Santo Stefano Rotondo è costruita secondo le prescrizioni della Rivelazione. Rappresenta la fine dei tempi e avvisa il credente: il momento per ravvedersi è ora
3. Il mosaico dell’iperspazio
È nell’abside di Santa Pudenziana. Le pietre mostrano passato, presente e futuro. È raffigurato l’episodio finale dell’esistenza, quando Cristo giudicherà secondo la legge divina
4. Cristo e l’araba fenice
Il mosaico della basilica di Cosma e Damiano: Gesù imperatore, l’incitamento ai soldati della fede, la vittoria del Nazareno, il nuovo giorno trionfale nel diverso colore delle nubi
5. Il primo turista spirituale
Il suo nome è Abercio. Vescovo (poi santo) nella Turchia del II secolo d.C. Ha dettato il testo inciso sul ceppo di marmo, prima iscrizione cattolica al Museo Pio cristiano della Capitale
6. Conclusioni
Roma è la Nuova Gerusalemme. Si capisce se interpretata alla luce dell’Apocalisse. Rappresenta la lotta tra il Bene e il Male che passa attraverso il cuore di ogni credente

10° Itinerario
Roma Ebrea
1. Introduzione: gli Ebrei romani
L’interpretazione della storia alla luce delle Scritture è perfettamente valida anche per i cristiani. È a Roma che può avvenire più facilmente l’abbraccio fraterno tra i due popoli
2. La Sinagoga più antica d’Europa
Si trova a Ostia. Risale alla metà del I secolo d.C., prima della distruzione del Tempio di Gerusalemme. C’è pure la stanza di servizio con il forno per la preparazione del pane azzimo
3. “Scoletta” spagnola
Faceva parte delle cinque sinagoghe sefardite abbattute nel 1908 nel ghetto di Roma. Pochi anni dopo fu ricostruita. Ancora oggi il tempio resta uno dei luoghi sacri più frequentati
4. La comunità ebraica moderna
Risale al 12 dicembre 1524. Gli ebrei espulsi dalla cattolica penisola iberica e dai territori soggetti alla corona spagnola potevano vivere all’interno dello Stato ecclesiastico
5. E nel 1553 il rogo del Talmud
Il disastro a Roma. A provocarlo una controversia tra stampatori veneziani e cristiani sui diritti per la pubblicazione di un’opera di Maimonide. A Campo de’ Fiori la targa in memoria
6. Nel 1555 il ghetto di Roma
Per Paolo IV era “inopportuna e disdicevole” la coesistenza tra ebrei e cristiani. E il 14 luglio l’emanazione della bolla, anche con la lista di mestieri e contatti vietati. Fino al 1870
7. Storia delle cinque “scole” di Roma
Erano sinagoghe: due per gli emigrati dalla Spagna, altrettante per gli ebrei che vivevano nella Capitale sin dal tempo delle grandi migrazioni e una per chi proveniva dalla Sicilia
8. Il roseto e il cimitero
L’area sorta sulle spoglie del campo santo ebraico all’Aventino. Furono riesumate 7800 salme e rimossi più di 300 monumenti funerari. Di quello sfratto restano solo due cipressi
9. Il rabbino “amico der Papa”
Mosè Sabato Beer (1768-1835) era nato a Pesaro e capo della Comunità ebraica di Roma. Frequentava i pontefici Leone XII e Gregorio XVI. Compare pure nei versi del Belli
10. 16 ottobre 1943: il rastrellamento
All’alba in via Portico d’Ottavia l’arrivo dei camion tedeschi. I soldati portarono via 1259 persone tra uomini, donne, anziani e bambini. È passato alla storia come il “sabato nero”
11. Il cerchio della storia
Il 2 dicembre 1947 gli ebrei si riunirono sotto l’Arco di Tito emblema dei tesori depredati nel Tempio di Gerusalemme. Giorni prima l’Onu aveva approvato l’istituzione dello Stato ebraico
12. Mishmarà: la Comunità prega
La sera prima del rito della circoncisione veniva chiesta al Creatore protezione contro gli esseri malvagi che agiscono di notte. Ora la celebrazione è cambiata ma non lo spirito
13. Il Vangelo spiegato dal rabbino
Nel Vangelo nessuna rottura con la tradizione semitica, anche nei miracoli. L’emorroissa toccò il mantello di Cristo: per gli ebrei “nell’abito che indossi esiste Dio ai quattro angoli”
14. Lo Yom Kippur visto dai cattolici
Secondo gli ebrei, il Sommo sacerdote pronunciava il nome di Dio riversando simbolicamente i peccati di tutti sul capro espiatorio. Per i cristiani quell’agnello è Cristo
15. La Shavuot come il Pantheon
Due religioni, stessi simboli. Un esempio? Si usano rose per rievocare la rivelazione della Torah sul Sinai e si gettano petali per ricordare il sangue di Cristo versato per l’umanità
16. Conclusioni
Le differenze tra le due fedi si riducono sempre di più e i vincoli aumentano. Solo un cuore totalmente giudeo e appassionatamente cattolico è capace di gustare la Città eterna