È il primo tempio pagano a essere diventato chiesa affidata a Maria e ai martiri. È sempre stato un corridoio celeste per chiedere il favore del Cielo. Il foro sulla cupola? Il Sole divino

Tutti gli dèi delle nazioni sono un nulla.

Salmo 96,5

Il Pantheon è una basilica dedicata alla Madonna. Vedendolo non è certo la prima impressione che si ha, ma è così. È il primo tempio pagano a essere diventato chiesa affidata a Maria e ai martiri: S. Maria ad Martyres (o Santa Maria della Rotonda).

Nell’antichità il Cielo era la dimensione con la quale l’uomo voleva stabilire una via di comunicazione sempre libera e diretta. E il Pantheon era uno di questi corridoi “celesti”. Il foro centrale della cupola simboleggiava il Sole divino, i cassettoni della volta i 28 giorni del mese lunare e l’interno, invece, era l’area rituale dalla quale si poteva chiedere il favore degli dèi.

Tra il 25 e il 27 a.C., Marco Agrippa (genero, amico e collaboratore di Augusto) aveva costruito il grande edificio offrendolo alle entità planetarie. La volta in alto venne definita un miracolo architettonico: si teneva senza supporto e aveva un diametro uguale all’altezza. Il tempio rimase maestoso anche dopo i successivi restauri avviati dagli imperatori Adriano, Settimio Severo e Caracalla.

Nel 609 d.C. la struttura ebbe nuova vita. Quell’anno l’imperatore bizantino Foca sorprese tutti donando il tempio a papa Bonifacio IV. Il fatto non avvenne senza essere una catena di eventi straordinari. Stando a uno di questi, sotto al pavimento dell’altare maggiore il Pontefice fece sotterrare le ossa di perseguitati cristiani, riesumate dalle catacombe e portate nel nuovo sepolcro. Invece, secondo un’altra suggestiva versione, la consacrazione della chiesa fu eseguita attraverso un potente esorcismo. Si dice che incenso, acquasanta e preghiere diffusero nella basilica un tale flusso di energia benedetta che i diavoli del Pantheon furono scaraventati fuori dall’apertura in cima alla cupola.

Comunque sia, quello in effetti fu un giorno speciale. Era il 13 maggio, data mariana per eccellenza. Il sovrano bizantino colse la ricorrenza e regalò a Bonifacio anche un’icona della Vergine, la Madonna del Pantheon con Bambino, ritenuta una delle più antiche di Roma. Da allora, ogni anno e nel giorno di Pentecoste Maria viene celebrata con una pioggia di petali rossi fatti cadere dall’alto della volta, a significare la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. Inoltre, dal 1870 la chiesa è divenuta sacrario dei re d’Italia: vi sono sepolti Vittorio Emanuele II, Umberto I e la regina d’Italia Margherita di Savoia. Ma vi riposano pure le spoglie di un artista che ha contribuito a rendere Roma universale: Raffaello Sanzio.