Il dolore di Madre Trinidad: "È disprezzata, dilaniata, oltraggiata". Ombre sulla croce. Poi le parole di speranza: "Il Signore mi ha chiesto di aiutare il cattolicesimo". Ed è nata L'Opera

Si avvolgeva di tenebre come di velo.

Salmo 18,12

La Chiesa è “disprezzata, dilaniata, oltraggiata… in un desolante giardino dei Getsemani”. Sono le parole di dolore di Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia. Parla di ombre sulla Chiesa, ma non solo: “Il Signore – ha scritto in uno dei suoi taccuini – mi diede l’incarico di aiutare la santa Madre Chiesa con L’Opera della Chiesa”. E così è stato. Nel ’59 Madre Trinidad ha fondato l’istituzione religiosa (poi di diritto pontificio): un “esercito bianco” armato di fede.

Quello che sta succedendo fuori e dentro la Chiesa Madre Trinidad lo ha detto e scritto fino al 2021. “Il 30 marzo 1959 – si legge nei suoi diari – mi sei stata [la Chiesa] presentata dallo stesso Dio, tutta vestita a lutto… con un manto nero… caduta a terra”.

Tomba monumentale di Papa Leone XIII in San Giovanni in Laterano
Trikkia

Prima di lei e per le stesse ragioni la medesima angoscia aveva afferrato anche papa Leone XIII (morto nel 1903) e, secoli addietro, san Francesco d’Assisi. Lo dimostra l’enciclica Humanum Genus: “I partigiani della città malvagia – scriveva nell’aprile 1884 – lavorano a viso aperto a rovina della santa Chiesa”. Il Pontefice aveva avuto anche la visione notturna di demòni sul Vaticano. Un’immagine così spaventosa che nell’ottobre dello stesso anno Leone XIII compose una formula esorcistica (pronunciata pure contro il virus Covid-19) che volle fosse recitata ogni giorno, in ogni chiesa del mondo, dopo ogni Messa. Oggi in Laterano dalla sua tomba monumentale pare che il Papa ammonisca ancora. Ai piedi del sepolcro c’è la statua di una donna in ginocchio, afflitta e piangente: è l’immagine della Chiesa. In basso, la didascalia in latino: “La Chiesa ardeva in lamento in tutto il mondo”.

Ancora una volta il futuro della Nuova Gerusalemme si deciderà a Roma.