Alle spalle della basilica si trova San Giovanni in Fonte. È il primo battistero della cristianità voluto da Costantino. Dentro e fuori la struttura ha otto lati simbolo della Resurrezione

Il battesimo è invocazione di salvezza.

Prima lettera di Pietro 3,21

Resurrezione. Tutte le chiese appartengono al sacro, ma alcune più di altre custodiscono un significato che conferisce loro particolare valenza simbolica. San Giovanni in Laterano è tra queste: secondo tradizione, rappresenta la Resurrezione.

Roma conserva numerosi tesori, ma visti alla luce della fede possono rivelare altro. Attraverso le basiliche della Città Eterna si scorge una geometria “celeste” che cambia spazi, tempo e significato delle cose. Santa Maria Maggiore simboleggia la Nascita, Santa Croce in Gerusalemme la Passione, il Laterano la Resurrezione di Gesù Cristo e Santo Stefano Rotondo l’Apocalisse. Quattro momenti “storici” per la Chiesa.

Ma perché San Giovanni esprime la vita nuova? Battisteri e acquasantiere sono sempre state simbolo del principio. Per esempio, nel Battesimo l’acquasanta esorcizza e prepara l’anima alla vita. Oppure, prima della Messa ci si bagna la mano per lavarsi dei peccati e farsi il segno della croce predisponendo lo spirito a “sedersi” alla mensa cristiana.

Scorcio del soffito del Battistero Lateranense

Scorcio del soffito del Battistero Lateranense
Trikkia

Alle spalle della “madre di tutte le chiese” si trova una costruzione meno imponente e più contenuta: San Giovanni in Fonte. È il primo battistero della cristianità voluto – è scritto nei manuali di storia – dall’imperatore Costantino negli anni 320-325. È a pianta ottagonale, dentro e fuori. All’esterno la superficie dei laterizi è liscia e monocolore (concedendosi qualche variazione nei toni). All’interno, invece, è una magnificenza di marmi policromi. Ma, soprattutto, la scultura del battistero contiene anche altri significati. La forma ha otto lati: sette sono i giorni della creazione, l’ottavo è quello della Resurrezione; otto sono le beatitudini evangeliche e altrettante le colonne di marmo attorno alla vasca. Inoltre, in architettura il numero dell’infinito esprime spazio e tempo eterni: non cambiano mai e sono per sempre. Quindi, entrare in sintonia col battistero vuol dire rinascere in un altro tempo e in un altrove. L’immersione nell’acqua battesimale è il gesto visibile della rinascita.

Un tempo il battistero di San Giovanni al Fonte era circondato dalla scultura di un cervo che si abbevera: l’anima cristiana alla ricerca della purificazione. Il prodigio è ancora possibile.